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Sophiart


  • Domenico Carbone

Quando si parte per mare le condizioni del tempo sono determinanti. Quando il tempo è bello ed il vento è in poppa, tutto è tranquillo, l'umore è buono. Se il tempo è brutto e c'e' tempesta tutte le energie sono impegnate a lottare per la sopravvivenza. Ma quando c'e' la nebbia allora scoppia dentro una sensazione strana, una specie d'inquietudine sconosciuta.  A volte si perde la rotta e non si sa dove andare.

In quel periodo mi sentivo proprio cosi', inquieto, con dentro una grossa voglia di cambiare, di novita'. Un desiderio non ancora definito stava facendo spazio nella mia anima e proprio in quel momento mi giunse una lettera d'Antonio Mercurio (1) che mi proponeva di partecipare ad un progetto di fondazione dell'Istituto di Antropologia Personalistica Esistenziale e fu in quell'occasione che venni a conoscenza della sophia-Art.

" Vivere la propria vita come se fosse un'opera d'arte".

" Sviluppare un dialogo con l'artista interiore".

" Studiare l'arte, l'artista e scoprire i segreti per poi applicarli nella vita".

Quella lettera fu come una luce, un faro nella nebbia, una terra in lontananza.

Decisi di partecipare a quel progetto e andai alla prima riunione. Era il16/1/1987. La sophia-Art e' poi nata , si è sviluppata ed e' stato realizzato un libro " La vita come opera d'arte e la vita come dono spiegata in 41 film" che raccoglie solo una parte di quella stupenda avventura creata da Antonio e Paola, da un gruppo di pionieri e da tante persone che hanno saputo donare la propria creativita'.

Questo libro e' come la fotografia di una collana fatta da 41 perle. Un diadema di pietre preziose.

Nel 1993, quando la sophia-Art era al massimo del suo splendore si realizzarono le prime Olimpiadi della forza amorosa.  Quell'evento che doveva celebrare all'esterno la bellezza e la forza della sophia-Art si trasformò in un disastro senza precedenti. Ogni Istituto in quel Congresso aveva realizzato un lavoro, una rappresentazione ed era stata costruita una giuria per l'assegnazione dei premi. Nessuno poteva immaginare che una premiazione avrebbe scatenato tanti conflitti. Una lacerazione profonda sconvolse il mondo della S.U.R. La magia sembrava finita, la carrozza era diventata una zucca, gli splendidi vestiti, stracci, la luce si era spenta.

A morte la sophia-Art.  W la sophia-Art.

Nel libro su citato, Antonio Mercurio dice cosi' a proposito della morte:

" …I cristiani, fino a qualche tempo fa, non facevano che pensare alla morte:  la morte di Cristo, la morte dei peccatori, e alla loro morte. Eremiti , monaci e santi, passavano le ore a meditare di fronte ad una teschio. La loro speranza era che cosi' facendo si distaccavano da questa vita e si guadagnavano la vita eterna.

I pirati al contrario, che avevano fatto del teschio la loro bandiera, se ne infischiavano della vita eterna e pensavano solo a come dare la morte agli altri per arricchire la loro vita con la vita degli altri.

L'uomo moderno che fa? Da una parte rimuove la morte piu' che può e , dall'altra, e' molto affascinato dall'ideale della pirateria.

Erano tre modi storici degli esseri umani di difendersi dalla paura della morte: meditare sulla morte, dare la morte agli altri, rimuovere la morte. E' certo che nessuno di costoro sara' mai artista della sua vita.

Chi e' troppo preoccupato della morte non puo' veramente occuparsi della vita.

La sophia-Art propone di studiare la morte come il torero studia il toro, prima per domarlo e poi per sconfiggerlo con arte in mezzo all'applauso ed all'entusiasmo della folla. Il toro sta di fronte al torero, ma la MORTE CHE STA DENTRO DI NOI INSIDIA OGNI ISTANTE LA NOSTRA VITA. NON PARLO DELLA MORTE BIOLOGICA, MA LA MORTE CHE E' CASTRAZIONE DELLA VITA. LA MORTE CHE E' RIFIUTO DI AMARSI, RIFIUTO DI TRASFORMARSI, RIFIUTO DI DONARSI, RIFIUTO DI PERDONARSI, RIFIUTO DI LIBERARSI DALLA PRIGIONE DELL'IO E DI LIBRARSI IN VOLO AL DI LA' DI QUALUNQUE TRAUMA, DI QUALUNQUE CONDIZIONAMENTO,O DI QUALUNQUE FERITA NARCISISTICA CON ANNESSSO E CONNESSO PROGETTO VENDICATIVO………."

la sophia-Art doveva morire per far nascere la cosmoart ?

Nel primo congresso della sophia-Art si era sviluppato il massimo della creativita', ma anche dell'invidia, narcisismo e della volonta' di potenza dell'Io.

Cosi' come le stelle nascono, si sviluppano e poi muoiono e spargono nell'universo atomi che poi vanno ad addensarsi in altri punti dell'Universo per creare nuove stelle, così la sophia-Art era esplosa come una supernova in mille pezzi.

Ma all'inizio, invece era stata una vera e propria esplosione di luce, di gioia e di creativita'. I primi week-end intelligenti furono fatti in una Villa a Rocca di Papa.

Si parlava di "trasgressione" e come " Rendere possibile l'impossibile, nella ricerca della vita come opera d'arte".  Il primo film scelto fu " Il gabbiano di Jonathan Livingston" e tutti ci sentimmo un po' come tanti gabbiani che sperimentavano voli audaci. Dopo anni di parole scoprivamo anche l'ebbrezza dell'azione, del gioco.

Per sintonizzarci con l'arte, capire l'arte ed entrare nell'arte usavamo tutti i nostri sensi, la ragione, il gioco, la musica, la danza, la pittura. Studiavamo e progettavamo piani per trasformare la propria vita in un'opera d'arte.

Il gioco era un elemento fondamentale. La sera si giocava "al gioco delle dame e dei cavalieri dell'impossibile" con tanto di re e di regina, cavalieri, dame , mostri e tanti ostacoli da superare e desideri e sogni da realizzare.

Ci si divertiva anche molto, si soffriva, si piangeva e a volte c'erano vere e proprie esplosioni di gioia e di allegria.

Il gruppo diventava sempre piu' unito ed Antonio ci parlava della trasformazione "stellare". " Cosi' come le stelle nascono in un processo di condensazione, collassazione e reazione termonucleare, anche i gruppi sono soggetti a queste trasformazioni "

Ci sentivamo tutti delle stelle!

Discutevamo sull'amore che sognammo e che non ci fu dato (Anna dei Miracoli), sulla colpa (Tutta colpa del Paradiso), sulla concezione sophiartistica del mondo ( Mission) su come superare il pensiero schizofrenico (Ghandi) sulle leggi del ritmo  (Oltre il giardino), sulla necessita' di saper costruire favole (Secondo Ponzio Pilato) , sui rapporti uomo-donna ( Ricomincio da tre, La mia Africa, Bagdad Cafe'). Poi accadde un fatto nuovo. Il gruppo dello staff era cresciuto, era maturato e sentivamo il desiderio di fare qualcosa di nuovo e cosi' ci venne l'idea di progettare e condurre coralmente un week-end. Chiedemmo ad Antonio questo dono e cosi' venne realizzato il 12° WE con il film " Il Pranzo di Babette".

Tutti i WE sono stati belli ma alcuni si ricordano con un affetto diverso, sono rimasti piu' impressi nella memoria e questo fu uno di questi. La sophia-Art proponeva di affrontare il tema del potere e la necessita' di sapere passare dal vuoto del potere per creare un potere corale.

Senza nessun  "capo" in modo corale dopo aver affrontato mille ostacoli riuscimmo in questa impresa. Avevamo realizzato una nuova sintesi tra pieno e vuoto, tra potere ed assenza di potere.

Nel WE successivo Antonio ci propose una sintesi nuova per noi tra la vita e la morte. Con il film " Carmen"  ci propose di far morire la passione per il potere sull'altro e sviluppare la passione per il potere sulla propria vita.

Ma per realizzare questa sintesi era necessario imparare a distinguere tra sofferenza e dolore. Tra sofferenza masochistica e dolore trasformativo. Facemmo poi alcuni WE sulla coppia , sui " mali oscuri dell'uomo" e della donna (Io, Chiara e lo scuro, Casablanca, Casablanca Casablanca). Durante questi WE , Antonio approfondi' il tema della fallicita' dell'uomo e della donna e quindi ci insegno' a sviluppare l'arte di obbedire e l'arte di comandare. Per imparare ad obbedire e comandare e' necessario fare pulizia dell'odio e del progetto vendicativo verso i genitori e la vita ( Figli di un dio minore).

Odio e progetto vendicativo che nascono a conseguenza della violenza subita dalla famiglia, dalla societa', dalla natura. Era giunto il momento per creare un altro WE speciale che realizzo' una luce particolare. Paola Sensini (2)  propose di progettare e condurre un WE con il film " La ciociara". Questo film tratta della violenza  e dell'amore che una madre puo' agire nei confronti di una figlia. Tratta della capacita' di perdonarsi e perdonare ed accogliere il dolore  trasformandosi ed aprendosi ad una nuova vita. Durante questo WE avvenne l'incontro desiderato tra una figlia ed una madre, venne costruito un luogo ideale dove una madre poteva chiedere perdono alla figlia e dove una figlia poteva perdonare una madre e rinunciare al proprio progetto vendicativo. In quel WE si pianse molto, ma non furono lacrime di dolore bensi' di gioia per qualcosa ritenuto perso ed irraggiungibile.

Dopo l'incontro con la madre il gruppo poteva cominciare un nuovo viaggio, il viaggio verso la costruzione della propria anima.

Il tema proposto fu " L'artista, la morte e l'anima".

Attraverso il film " Luci della ribalta" di Chaplin il gruppo affronto' il tema di come crearsi un anima, di come affrontare la morte raccogliendo i propri sogni, i progetti che stanno dentro di noi, dentro il nostro Se' e svilupparli accogliendo tutto il dolore necessario per la trasformazione.

" L'uomo e' capace di catturare l'energia delle stelle e con essa forgiarsi un anima immortale che nutra se ed il mondo"

Durante questo week-end si lavoro' in modo meraviglioso ed in particolare attraverso la musica di Rota del film " Fellini 8 e ½ " si danzo' in un modo cosi' intenso che noi tutti credemmo nella nostra capacita' di creare bellezza capace di superare la morte.

Continuavamo a studiare come liberare la nostra anima e cosi' incontrammo una prigione dove rimaneva bloccata. La prigione dell'assoluto, la prigione che imprigiona la vita invece di lasciarla libera di volare. Attraverso il film " L'uomo di Alcatraz " scoprimmo come liberare noi stessi e liberare l'immensa energia accumulata durante i week-end attraverso la ripetizione del processo stellare di condensazione, collassazione e reazione termonucleare. Rappresentammo l'uomo e la prigione in cui lo mette la madre, la societa' e la vita e la prigione che ognuno crea con le proprie mani. Rappresentammo il potere dell'uomo di darsi un'anima e di volare via dalle sue prigioni. Bisogna avere coraggio e capacita' di liberta' per uscire dalla prigione del conformismo e dalla banalita' e nel WE successivo con il film " L'attimo fuggente" ci interrogammo su come sviluppare il coraggio della liberta'. Dove trovare un "capitano" per tutti i giorni ?

Un capitano come il professore Keating. A chi chiedere consiglio per apprendere il coraggio della liberta'?  Come nutrirsi di poesia senza essere poeti ? Il coraggio della liberta' è la sfida a un avversario che è sempre interno e quasi sempre invisibile.

Conformismo, cinismo, paura del giudizio, pretesa d'onnipotenza, ideale di perfezione, avidita' e sensi di colpa persecutori sono alcuni nemici interni che a volte si materializzano fuori di noi e potremmo affrontarli se alimentiamo il coraggio della libertà sviluppando così la capacità di amarci sino in fondo, ogni giorno un po' di più, secondo ciò che il nostro Sè ci ha detto.

A questo punto del nostro percorso diventava necessario sviluppare un discorso sul Sè.  Sophia- Art   = Saggezza + Arte. Il Se' come artista interiore e l'Io- Persona come un artista esteriore che  deve saper dialogare e creare con il Se'. Per farci lavorare con questi concetti il nostro " Capitano " Antonio ci propose di lavorare sul film " ET" di Spielberg. Ci soffermammo sulle caratteristiche del Se', sulla ricerca, l'attesa, l'incontro, il dialogo, la fusione ed il volo. Cominciammo vedere universo come un unico organismo e a studiare  i collegamenti tra il Se' individuale, quello corale e quello cosmico. Nel WE successivo con il film   "Nuovo Cinema Paradiso" il nostro " Capitano"  ci propose un interessante analogia. Cosi' come la terra gira intorno al sole ed ha trovato la distanza giusta per sviluppare la vita, cosi' l'Io-Persona deve interpretarsi come la terra che gira intorno al sole il suo Se'. Analogamente un gruppo di sophia-Art e' come un sistema solare e c'e' un sole che e' il Se'  corale del gruppo attorno a cui ruotano tutti i pianeti che sono i componenti del gruppo.  Creare un sistema solare e' un'opera d'arte, ovvero e' un'opera d'arte ascoltare e coltivare i propri sogni. C'e' un segreto per realizzare questo?

Con il WE successivo ed il film " Pretty Woman " il nostro "sole" ci disse alcune cose:

1. Abbi fiducia incrollabile in te e nel tuo Se' e non rinunciare mai a sognare, sostituendo la fiducia, con la rabbia, l'invidia e la vendetta.

2. Affronta la morte tutte le volte che e' necessario.

3. Nei sogni si rivela la segreta esistenza del Se'.

Cosi' ci interrogammo quali erano i nostri sogni distinguendoli dai desideri e dai bisogni.

La sera giocammo al gioco del Sole, della luna , dei pianeti e delle stelle.

Imparando a coltivare i sogni giungemmo alla bellezza e scoprimmo che l'uomo non puo' fare a meno della bellezza, e' il sogno costante dell'uomo. Ma qual'e' la strada per raggiungerla. Possedere quella gia' esistente con la pretesa e con il furto o creare con le proprie mani quella che ancora non esiste ? La prima modalita' porta al fallimento e la morte, la seconda affronta la morte e porta alla vita ed al godimento. Questo tema fu affrontato nel WE successivo con il film  "La cavalleria rusticana". Per creare bellezza e realizzare i propri sogni bisogna imparare ad ascoltare il proprio Se', rimanemmo molto stupiti quando Antonio ci propose un immagine del Se' molto diversa da quella che ci eravamo costruiti. La riflessioni che dovemmo fare fu quella che a volte per realizzare i nostri sogni puo' accadere che il Se' si presenti sotto le sembianze "di un sergente spietato" o di un evento traumatico, o da una situazione molto dura. Con il film " Ufficiale e Gentiluomo" cominciammo a riflettere sul nesso invisibile che sempre collega l'evento indesiderato con il sogno desiderato e scoprire il rapporto segreto che c'e' tra un percorso iniziatico organizzato dal Se' e la bellezza da creare. Cominciammo sempre piu' a dare spazio ai nostri sogni e cosi' giungemmo al WE in cui si proietto' il film " L'uomo dei sogni" .  In questo film-favola  Antonio ci parlo' di un suo sogno che tutta l'Europa diventi un unico organismo vivente composto da persone capaci di mettere al primo posto verita' e bellezza , ma questo sogno non potra' realizzarsi se prima ognuno di noi non dara' ai sogni un posto privilegiato nella sua vita. Avere dei sogni da coltivare e' il modo migliore per non invecchiare mai, ma bisogna allenarsi per diventare duttili e ricettivi.

In quel film si mise in evidenza il desiderio d'incontrare il padre e si studiarono le varie possibilita' per realizzare questo desiderio impossibile.

Era il maggio del 1992 avevamo gia' fatto tanta strada ed era giunto il momento per approfondire il tema della vita come dono. Con il WE successivo ed il film "Balla coi lupi" fu chiaro a tutti noi la differenza tra la brutalita' della vita come rapina e furto e l'armonia che e' possibile realizzare se si concepisce la vita come dono per se' e per gli altri.

Per accedere alla vita come dono e' necessario liberarsi dalla menzogna esistenziale, quella che ereditiamo e quella che ci costruiamo quando mentiamo a noi stessi e scegliamo di vestirci con un falso Se'.

Con il film " Il Compromesso " scoprimmo quanta disperazione c'e' dentro la menzogna esistenziale e quanto dolore al punto che l'Io-Persona puo' essere spinto sino al suicidio. Bisogna allora imparare l'arte di estrarre verita' dalla menzogna.

Opporre il piacere al dovere e' la menzogna esistenziale che abbiamo ereditato dalla nostra cultura. Un'altra menzogna esistenziale con la quale piu' frequentemente inquiniamo la vita e' l'aver sostituito all'oppressione del Super-Io, la tirannia dell'ideale dell'Io. Bisogna quindi imparare a toglierci la maschera e a distillare verita' dalla menzogna. Per accedere alla vita come dono e alla vita che e' dono oltre che al falso Se' bisogna liberarsi dall'identita' fallica . L'identita' fallica  che e' una sintesi tra volonta' di potere  e voglia di porsi come assoluto  distrugge il maschile ed il femminile che è in noi. Con il WE successivo ed il film " Il silenzio degli innocenti" cercammo di imparare a fare gli artisti e non le vittime . Cercammo di capire come liberarsi dall'identita' fallica e far rinascere il maschile ed il femminile dentro ognuno di noi. Ci vuole molto coraggio per distruggere i mostri che abitano dentro di noi e che ci divorano sin dalla vita intrauterina. La sera poi giocammo ad un gioco nuovo. L'arte di giocare e giocando di rappresentare come sia possibile estrarre la verita' dalla menzogna. Il gioco del tribunale del processo dove tutti hanno diritto di dire il falso perche' emerga la verita' invisibile. Nel WE successivo per fare gli artisti e non le vittime avevamo la possibilita' di' decidere di diventare campioni di " forza amorosa" che e' il risultato della fusione di due opposti: Amore e Odio. Questo tema fu trattato nel WE con il film " Il migliore". In molti casi , l'amore da solo e' inefficace. L'odio da solo e' distruttivo. Se si riuscisse a mettere insieme l'amore e l'odio o in parallelo o in sequenza alternata, l'odio non sarebbe piu' inefficace e i due insieme formerebbero quello che si può chiamare forza amorosa. Il tema fu trattato nuovamente nel WE con il film " La valle dell'Eden" dove Antonio mise in evidenza il pensiero schizofrenico che separa continuamente il bene da una parte ed il male dall'altra creando i "buoni" ed i "cattivi".  Nel film " Il Migliore" fu messo a fuoco l'ideale di perfezione assoluta. Nel film " La valle dell'Eden" fu messo a fuoco l'ideale di perfezione morale. Nel 33° WE con il film " A letto con il nemico" fu messo a fuoco l'ideale di perfezione estetica e con il teatro della sophia-Art provammo ad evocare i fantasmi che abitano nel profondo della nostra psiche, centrati sul terrore del giudizio altrui e di quello proprio e poi a distruggerli con l'arma del ridicolo.

1. Il Giudizio Universale

2. La Santa Inquisizione

3. La Riforma Protestante e ControRiforma cattolica

4. Robespierre e la Ghigliottina

5. Gutenberg e il letto di Procuste.

Il 34° WE fu dedicato a coloro che hanno deciso di fuggire dall'avidita' del benessere per affermare la semplicita' dell'essere. Il film scelto " Mediterraneo" rappresenta l'elogio della fuga benefica che e' propizia alla vita come dono e alla vita come opera d'arte.

Il WE successivo con il film " Tacchi a spillo" esplorammo soluzioni audaci per estrarre verita' dalla menzogna e bellezza dalla bruttezza.

Con il teatro della sophia-Art rappresentammo:

1. Una madre fredda o premurosa che ha una pietra al posto del cuore.

2. Con la pretesa e con l'offesa i figli trasformano la pietra in macigno.

3. I figli abbandonano la loro follia e apprendono l'arte di darsi un cuore. (passaggio dall'odio al perdono in nome dell'amore per se stessi, e  questa e' la prima tra le leggi della vita)

4. I figli che hanno un cuore decidono di apprendere l'arte della forza amorosa 

5. Con la forza amorosa i figli spaccano il macigno e aiutano la madre a darsi un cuore. Ora nelle vene scorre tanta felicita'.

Avendo affrontato il rapporto con la madre nel WE successivo affrontammo il rapporto con il padre con il film " Conflitto di classe" dove si racconta della pretesa e  della collera per il fatto che il padre non e' come lo voglio io ed invece di cercare di distruggerlo allearsi con lui per creare nuova bellezza.

Con il teatro della sophia-Art rappresentammo:

1. Se avete gia' condannato e ucciso il padre dentro di voi e volete fare qualcosa per salvarlo, andate alla ricerca dei valori in cui egli credeva e decidete di riconoscerglieli e sia di assumerli come vostri. Siate voi stessi ma sappiate che portate in voi il padre che vi ha generato. Questa e' una sintesi d'opposti e questo fa di voi un'opera d'arte.

2. Se c'e' un muro di pretesa, di rabbia e di odio che vi separa da vostro padre, sia che sia vivo sia che l'abbiate gia' perduto, quale capriola potreste compiere per saltare il muro e correre ad abbracciarlo? Questa e' un opera d'arte che produce gioia e bellezza?

3. Se non volete essere il dio unico ed assoluto, che solo possiede il diritto all'esistenza e che e' il solo e l'unico detentore della verità assoluta, potete decidere di avere un padre che sta sopra di voi, capace di dirvi quali sono le leggi da rispettare e quali sono le verita' da accogliere , perche' voi possiate crescere e diventare adulti?

Cercammo cosi' una nuova sintesi tra innocenza e colpevolezza.

Nel WE successivo con il film " La bella e la bestia" cercammo la sintesi tra razionalita' e irrazionalita' cercammo di fare sposare la bella con la bestia. Perche' questa sintesi e' cosi' difficile, perche' oggi la bestia e' morta ed al posto suo c'e' bestialita' ovvero stupidita', arroganza e distruttivita'.

Il 38° WE con il film " Il Maestro di musica" scoprimmo con chiarezza che l'opera d'arte nasce dalla fusione dell'Io con il Se' e dalla piena accettazione da parte dell'Io delle leggi dell'arte delle leggi del padre e delle leggi della vita. L'opera d'arte riguarda la vita e la morte, la musica ed il canto, la fusione tra maschile e femminile, tra l'Io ed il cosmo, tra l'arte e l'Universo, tra Amore, Verita', Bellezza.

Fummo invitati ad esplorare il nostro egoismo e snidarlo dal suo castello. Riflettemmo se eravamo signori o schiavi. Se vittime o carnefici o artisti.

Con il 39° WE iniziava l'ultimo anno di questa esperienza. Noi ancora non lo sapevamo e realizzammo tre splendidi WE.  Con il film " Il ladro di bambini" facemmo un'analisi spietata della violenza e del dolore che e' presente nella vita. Per fermare il lamento collegato la sera giocammo al " Gioco del lamento" sviluppando la capacita' dell'autoironia.

Con il teatro della sophia-Art  cercammo di cambiare il concetto di violenza  Se la vita e' violenta allora possiamo cercare di usare la vita cosi' come uno scultore usa lo scalpello ed il martello per realizzare un opera d'arte allora anche noi possiamo cercare di farci scolpire dalla vita. Invece di pensare alla vita come un lungo peregrinare posso invece credere che  la vita sia un lungo viaggio iniziatico e quindi cercare di scoprire quali sono i cambiamenti che in un dato momento sono tenuto ad affrontare. Il 40° WE affronto' avidita', invidia distruttiva due bestie feroci che possiamo incontrare ogni giorno ad ogni angolo di strada. In quel momento a chi chiedere aiuto e protezione? La migliore " Guardia del corpo" e' il Se' personale e Cosmico , ma questa guardia del corpo non puo' essere noleggiata ed e' un rapporto che bisogna costruire giorno dopo giorno con assiduita' e con intimita'.  Noi siamo immersi in una rete cosmica di eventi. C'e' una sincronicita' di eventi esterni che si coniuga con la sincronicita' degli eventi interni. Quando accade qualcosa di insolito bisogna porsi la domanda " cosa vuole il Se' da me? " la risposta non arrivera' subito ma se siamo disponibili ad ascoltare la risposta per quanto dura possa essere allora essa arrivera' sempre. Nel teatro della sophia-Art rappresentammo:

1. Il girone dantesco degli avidi e degli invidiosi.

2. La danza dell'Io e del Se'.

primo movimento: La presenza assenza del Se'

secondo movimento: L'Io alla ricerca del Se'

terzo movimento: La rottura del velo e il contatto

quarto movimento: Il dialogo tra l'Io e il Se'

quinto movimento: La preghiera dell'Io al Se'.

Giungemmo quindi al 41° WE con il film " Lezioni di piano" dove trattammo della prima e della seconda nascita. Nasciamo tutti dall'acqua una prima volta , quando usciamo dalla pancia della madre e, una seconda volta, quando facciamo l'esperienza della morte e rinascita. Tra la prima e la seconda nascita c'e' un viaggio come quello di Ulisse nell'Odissea che per mare , simbolo di vita intrauterina , viaggia per tornare alla sua Itaca ed incontrare una donna ed un figlio. Bisogna trasformare l'Io-fetale in Io-adulto e con questo WE ci preparammo ad un nuovo viaggio quello che sara' realizzato con la cosmoart, un viaggio verso la coralita' e la capacita' di creare bellezza seconda. Antonio ha creato successivamente la cosmoart ed e' una bellezza che si sta sviluppando. A conclusione di questa mia carrellata vorrei ricordare lo staff dello Iape e del Cervoa che aiuto' Antonio e Paola in questa avventura e tutte le persone che in questi anni hanno partecipato ai WE di sophiart, ma in particolare vorrei ricordare quelle persone che adesso stanno facendo altre cose, sicuramente belle, ma che non stanno piu' nel mondo della S.U.R. A queste persone che tanto hanno dato in termini di presenza, allegria, energia, creativita' va il mio pensiero ed il mio saluto e  spero anche il vostro per dire che saranno sempre nel nostro cuore. Quell'esperienza di quel primo gruppo si concluse così , ma oggi la sophiart vive attraverso tante iniziative di molte persone che hanno imparato quei principi ed oggi stanno sviluppando sempre piu' le loro idee e la loro creatività.

Grazie Antonio e Paola per questo splendido dono che e' la sophia-Art !!!

(1)  Antonio Mercurio è il presidente della S.U.R. e creatore della sophiart
(2)  Paola Sensini è Vicepresidente della S.U.R. e moglie di Antonio Mercurio.


Dott. Domenico Carbone
Psicologo Psicoterapeuta a Roma

AMBITI DI INTERVENTO

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Dott. Domenico Carbone - Psicologo Psicoterapeuta a Roma
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